Il nostro saluto a Zamenhof per un altro 15 dicembre

José Roberto Tenório

Martedì | 10 Dicembre 2013 | 9:46 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07

Nel XVI secolo, lo scienziato polacco Niccolò Copernico (1473-1543) scosse il mondo dicendo che i corpi celesti non ruotavano attorno alla Terra, ma intorno al Sole. Fu un duro colpo per gli illuminati dell’epoca  che credevano che la Terra fosse il centro dell'Universo!

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Divulgação
Ludwik Lejzer Zamenhof
Tre secoli dopo, un altro figlio della Polonia, l'oftamologo Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917) espose al mondo  la sua lingua pianificata chiamata Esperanto, dimostrando che la creazione di una lingua internazionale che può essere parlata da tutti dopo pochi mesi di apprendimento, è perfettamente possibile.

Proprio come avvenne con Copernico, la cui scoperta fu ignorata per più di un secolo, non passerà meno tempo fino al momento in cui il mondo passi ad osservare l'invenzione del dott. Esperanto, soprannome usato dal dott. Zamenhof  in occasione della pubblicazione del suo lavoro.

La caratteristica più rivoluzionaria dell’invenzione del dott. Esperanto consiste non tanto nel fatto che una lingua mondiale progettata e neutrale faccia cadere le barriere tra le nazioni e avvicinare fraternamente gli esseri umani, ma bensí che questo linguaggio mette da parte classi sociali ed etichette. E questo per alcuni significa un'esperienza agghiacciante,  per altri una situazione di disagio e perrsino minacciosa.

Mentre molti chiudono gli occhi di fronte alle sfide dell’istituzione di una comunicazione imparziale, da oltre un secolo idealisti di più di cento paesi aprono il loro cuore all’appello del dott. Esperanto, ossia che tutti i cittadini di un paese possano parlare con i cittadini di un altro sulla  base di una lingua neutra, da esseri umani verso esseri umani, e ciò è possibile soltanto per mezzo di una lingua non appartenente a nessuna nazione.

Quest’appello è ancor più degno di attenzione poiché è stato fatto  da un uomo che da bambino era invaso dall'idea di elaborare una lingua comune attraverso la quale i membri dei diversi gruppi etnici potessero comunicarsi tra di loro più facilmente;  il quale, non essendo diventato un poeta russo come aveva sognato, rivolse la sua vena poetica alla creazione di una lingua; il quale, non essendo però un perito in lingue, elaborò il modello più ammirevole di grammatica generativa; il quale, attraverso la pubblicazione di un modesto libretto nel 1887, creò intorno al suo lavoro una comunità globale di persone speranzose; il quale, al momento di esporre la sua invenzione, non si considerò il suo creatore  ma bensí soltanto  il realizzatore; il quale, al momento del lancio del suo lavoro, non aspettò che il mondo lo sviluppasse, ma lui stesso continuamente lo sottopose al collaudo; il quale, malgrado ogni sorta di avversità nella sua vita, credette fermamente nel futuro del suo lavoro.

Arquivo BV

Il dott. Esperanto è uno sconosciuto nei circoli accademici  nonostante abbia esposto la soluzione ad un sogno millenario del mondo accademico: dare vita ad una lingua pianificata. Il suo estro e la sua invenzione, tuttavia, sono riconosciuti da persone anonime in molte parti del mondo, attraverso il nome di vie cittadine e di svariati monumenti. Nel 1997, l’ esperantista tedesco Hugo Röllinger pubblicò il libro "Monumente pri Esperanto", su cui elenca 1.044 oggetti relativi all’Esperanto e al suo promotore. Questo elenco di Zamenhof Esperanto-Objects (ZEO-j, sigla in Esperanto) ha continuato ad essere aggiornato dal francese Raymond Bore e poi dal polacco Robert Kaminski. Il Brasile è il paese che possiede il maggior numero di  ZEOs, per un totale di 170, secondo i ricercatori. Seguono la Francia con 163 ZEOs e la Polonia con 144 ZEOs. Grazie a questi monumenti eretti dagli ammiratori di vari paesi, il dott. Esperanto diventa lo sconosciuto più ossequiato al mondo.

Un omaggio più costante e tradizionale gli viene reso ogni anno in tutto il mondo nel mese di dicembre nella data della sua nascita, il giorno 15, al fine di ricordare ai presenti la prescrizione del medico polacco per una comunicazione più imparziale. Avvicinandoci ancora una volta a questa data speciale, esprimiamo il nostro fraterno saluto!

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