Proposta pedagogica della Legione della Buona Volontà

Suelí Periotto

Giovedì | 17 Ottobre 2013 | 9:54 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07

L’Educatore Paiva Netto ha denominato la sua proposta pedagogica con due nomenclature, indirizzate a età distinte. L’importanza di utilizzare due terminologie si giustifica dalla conduzione alla costruzione di una conoscenza intellettuale alleata a valori e sentimenti per mezzo delle necessità, desideri e opportunità peculiari, con un’avvertenza specifica per ogni fascia di età.

André Fernandes

Alunos participam de atividade recreativa no pátio do Conjunto Educacional da Legião da Boa Vontade na capital paulista.


Pedagogia dell'Affetto

La Pedagogia dell’Affetto sarà di riferimento quando parliamo di attività realizzate con bambini nella fascia d’ età entro i 10 anni, considerando l’impatto sconvolgente della realtà attuale, dove l’aggressività (nella forma di violenza corporale, sessuale ed emozionale) ha già fatto molte vittime. È opportuno rafforzare che i sentimenti devono allearsi allo sviluppo dell’intelligenza dei piccoli, in modo che calore e affetto non restino ristretti soltanto al buon trattamento in famiglia, ma che rivestino tutti gli ambienti della loro vita, compreso l’ambiente scolastico, premiando questa fascia d’età in cui i bambini sono così indifesi nel loro universo infantile.
 


Sul lavoro indirizzato all’educazione dei piccoli, l’educatore Paiva Netto afferma:

"(...) L’affetto che ispira la nostra Pedagogia, considerato nel suo aspetto più elevato è, oltre ad un sentimento nobile dell’Anima, una strategia politica, ugualmente compresa nella sua natura più esaltata, in conformità con la Giustizia Sociale, come una strategia di sopravvivenza per l’individuo, i popoli e le nazioni. Gli Esseri Umani — pertanto, i cittadini e tra loro i giovani speranzosi – sono molto di più di un semplice sacco di carne, ossa, musculi, nervi, sangue. Amano e soffrono. Sognano, esprimono desideri, costruiscono, si frustrano e, malgrado ciò, proseguono, vanno avanti... Meritano, oltre alle leggi, rispetto affinché queste leggi non costituiscano giammai oscuri privilegi, e perché possano essere adempite per il beneficio di tutti. (...)”

Pedagogia del Cittadino Ecumenico

La Pedagogia del Cittadino Ecumenico è applicata nell’educazione degli adolescenti, giovani e adulti e abbraccia l’Educazione Basica, la cosiddetta EJA (Educazione per Giovani e Adulti) e i programmi socio-educazionali dell’Istituzione. Punta sulla formazione integrale degli allievi, vedendoli dal punto di vista bio-psico-sociale e spirituale. Si basa sui valori che nascono dall’Amore Universale, per aiutare l’individuo a vivere la Cittadinanza Ecumenica nella pratica totale della Società Solidaria, che ha come icona il precetto immortale del Cristo Ecumenico, il Nuovo Comandamento che Lui ci ha lasciato: "Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

Paiva Netto esprime il concetto: "(...) Le nostra ferramenta, pertanto, per erigere il Cittadino Ecumenico (religioso o no) sono qualcosa da cui non possiamo prescindere: lo spirito universalista cui strumento sia la Solidarietà, illuminando menti e sentimenti. Abitiamo in un’unica ed immensa dimora, la Terra. Se non camminiamo in direzione alla comprensione dove dovremo andare ad abitare se non allontaniamo la pazzia dell’egoismo e dell’avidità dai nostri cammini, su questo Pianeta in tempo di globalizzazione? Società mondializzata, soddisfazioni o mali allo stesso grado. È matematico. (...)”