Studenti imparano la Lingua dei Segni per una maggiore interazione con i compagni
Mariane de Oliveira
Mercoledì | 16 Luglio 2014 | 10:15 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07
Il Brasile è avanzato nel campo della scienza e della tecnologia, ma ora è in condizione da fare un salto quantitativo e qualitativo nei processi di innovazione verso lo sviluppo sostenibile. La Legione della Buona Volontà è convinta che questa mentalità possa diffondersi in tutti i settori, soprattutto attraverso l'educazione, poiché è del parere che la conoscenza sia un importante alleato per aiutare i Paesi a superare le sfide. Secondo quanto afferma il direttore presidente della LBV, l'educatore José de Paiva Netto: “La conoscenza è un patrimonio eterno dell’essere umano e del suo Spirito immortale. Nell'Economia produce ricchezza. Unito all’Amore Fraterno creerà prosperità”.
Così, lavorando per un Brasile migliore ed una Umanità più felice, la LBV ha creato la Pedagogia della Buona Volontà, linea educativa formata dalla Pedagogia dell'Affetto e dalla Pedagogia del Cittadino Ecumenico. Il suo differenziale è quello di considerare l’individuo come un essere completo, dotato di intelletto, sentimento e spirito.
Il rispetto per l'individualità e per le esigenze di ogni studente ed assistito fa parte delle strategie educative sviluppate nelle scuole e nei Centri Comunitari di Assistenza Sociale della LBV. Offrendo ai bambini e ai giovani un insegnamento di qualità, l'Istituzione plasma il cittadino e lo prepara ad entrare nel mondo del lavoro, consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri.
UN’INCLUSIONE POSSIBILE
La storia di Eduardo, figlio di Maria do Carmo*¹ ed alunno presso il Complesso Educazionale Buona Volontà (formato dal Super Asilo Infantile Gesù e dall'Istituto di Educazione José de Paiva Netto) a S.Paolo, in Brasile, è uno dei tanti esempi di come la Pedagogia della Buona Volontà accoppiata alle iniziative innovatrici è capace di aiutare a trasformare in meglio la vita dei bambini, dei giovani e degli adulti assistiti dall’Istituzione. Anche per i genitori che hanno già dimestichezza, istruire ed educare un bambino può comportare grandi sfide. Per Maria do Carmo non è diverso, e suo figlio all’inizio ha avuto bisogno di molta attenzione. Chi vede oggi il bambino mentre partecipa con allegria alle lezioni e alle attività insieme ai compagni del Complesso Educazionale Buona Volontà, non riesce ad immaginare le difficoltà affrontate dalla famiglia dinnanzi alla diagnosi di sordità bilaterale e dei problemi causati dalla paralisi cerebrale*2, come conseguenza dell’arresto cardiaco subito da Eduardo due giorni dopo la nascita.
Oltre alle cure normali che ogni bambino richiede, cresceva la preoccupazione dei genitori a riguardo del futuro di Eduardo dal momento che la sordità associata alle sequele della malattia avrebbe ostacolato il suo sviluppo cognitivo. Dietro a raccomandazione medica è stata fatto l’intervento chirurgico per l’inserzione dell’impianto cocleare (sofisticato dispositivo elettronico, chiamato anche orecchio bionico, il quale fornisce al paziente una sensazione acustica simile a quella fisiologica), allo scopo di contribuire ad aumentare la connessione e l’interesse nei confronti dell'ambiente e delle interazioni sociali. “All'inizio ci sentivano dispiaciuti perché notavamo che molte persone lo guardavano con pietà, lo credevano incapace, come se lui non riuscisse a pensare”, ha detto la madre.
Quando i genitori hanno dovuto cercare una scuola per suo figlio, la priorità è stata quella di scegliere un’istituzione che lavorasse non solo sugli aspetti legati alla formazione intellettuale e cognitiva, ma che focalizasse anche lo sviluppo affettivo ed emozionale. Ed è proprio nella Legione della Buona Volontà che hanno trovato un ambiente sicuro di cui fidarsi per l'educazione del bambino.
L'arrivo di Eduardo nel Complesso Educazionale Buona Volontà, quando aveva 3 anni, ha mobilitato lo staff multidisciplinare dell’unità. Rapidamente sono state programmate strategie educative di inclusione, all'interno e al di fuori della classe, complementari a quanto previsto dalla legge — Decreto nº 5.626/05 — che determina alle scuole di basi, pubbliche o private di assumere un interprete e/o un traduttore di Lingua Brasiliana dei Segni (nel testo originale LIBRAS = Lingua Brasiliana dei Segni) ogniqualvolta che in aula sia presente uno studente con deficienza uditiva (bilaterale, parziale o totale) . Tuttavia, anche con l'uso delle risorse e la crescente esperienza degli educatori in LIBRAS, sono state incoraggiate altre attività per gli studenti, per poter mantenere la loro interazione con i compagni e comprendendo le loro difficoltà.
Offrire agli studenti della scuola elementare fino al quinto anno, l‘apprendimento della comunicazione attraverso la LIBRAS come pratica quotidiana nel doposcuola, ha rappresentato un importante passo avanti nella socializzazione di Eduardo, che ha continuato a relazionarsi sempre meglio con i compagni. “Quando la scuola ha iniziato a lavorare con la LIBRAS e i bambini hanno iniziato a comunicarsi con lui, mio marito ed io siamo rimasti tranquilli. Prima i bambini facevano alcune cose per lui perché non sapevano se lui ci sarebbe riuscito. Ora lui partecipa a varie attività, esprime quello che sente. Il suo volto è cambiato, è diventato più tranquillo. Perfino il legame familiare è cambiato”, ha detto Maria do Carmo.
Recentemente la scuola è intervenuta anche offrendo al ragazzo un netbook (computer portatile più piccolo di un notebook) per facilitare la sua alfabetizzazione. A causa della paralisi cerebrale, la sua coordinazione motoria è stata compromessa, impedendogli di sviluppare la presa a tenaglia, abilità necessaria per la pre-alfabetizzazione e che permette anche una bella scrittura. Con il nuovo strumento Eduardo ha iniziato a seguire i contenuti del libro usato nell'unità didattica in formato PDF; per le annotazioni necessarie può contare sull’accompagnamento degli insegnanti che si comunicano con lui attraverso la lingua dei segni.
Per Ana Paula da Silva Custodio, coordinatore del progetto LBV — Potenziare le capacità, c'è stato un profitto significativo per i compagni: “I bambini che ascoltano normalmente stanno imparando a conoscere la cultura dei sordi. È emozionante vedere come dimostrano rispetto per le differenze”. Commossa per tutta questa attenzione nei confronti di suo figlio e della sua famiglia, Maria do Carmo ha dichiarato: “Di tutto questo ne siamo molto grati. La scuola ha messo in movimento tutte queste persone per accogliere mio figlio”.
RISORSE SPECIFICHE E APPOGGIO EMOTIVO
Gli studenti con difficoltà di apprendimento sono in grado di assimilare i contenuti come chiunque altro, ma per questo hanno bisogno di più tempo e di premure speciali.
A Rio de Janeiro la strategia sviluppata dalla LBV per assistere le ragazze e i ragazzi con questo profilo nella loro formazione intellettuale e cognitiva è stata la creazione della Sala di Appoggio Scolastico. Si tratta di uno spazio nel Centro Eduzionale della Legione della Buona Volontà appositamente preparato per questi studenti, con arredi, funzioni di accessibilità, attrezzature specifiche e materiali didattici e pedagogici (giochi, arte con plastilina, libri ed attività ludiche di appoggio).
Questi interventi lavorano sugli aspetti affettivi ed emozionali dello studente in modo che, stimolando l'autostima, la fiducia e l'affetto, possano essere fattori positivi sia nella vita scolastica che in quella personale.
“La differenza tra questo lavoro svolto nella Sala di Appoggio Scolastico (...) è che non ci preoccupiamo soltanto ad aiutare lo studente nell’apprendimento del programma scolastico, ma andiamo oltre. Lavoriamo anche sull’equilibrio emozionale, in modo che possa sentirsi a suo agio emotivamente, fisicamente e intellettualmente per poter imparare cose nuove”, ha detto Marcia Quesada, direttrice dell’unità didattica della LBV a Rio de Janeiro, in Brasile.
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*¹ Eduardo e Maria do Carmo sono nomi fittizi.
*² La paralisi cerebrale descrive un gruppo di disagi del movimento e della postura che causano limitazioni nelle attività. Sono attribuiti a disturbi non progressivi che si verificano nel cervello in via di sviluppo. I disturbi motori di questa condizione sono di solito accompagnati da alterazioni nella sensazione, percezione, cognizione, nella comunicazione e nel comportamento, e possono essere seguiti da crisi convulsive. (Fonte: Associazione Brasiliana di Paralisi Cerebrale).