Pedagogia per la Pace
La scuola ed il suo ruolo di formare gli attori dello sviluppo sostenibile
Suelí Periotto
Giovedì | 17 Ottobre 2013 | 16:48 | Ultimo aggiornamento: 22 Settembre 2016 ore 16:07
Il secolo scorso dimostrò come le innovazioni tecnologiche di per sé non siano sufficienti per raggiungere la sostenibilità. È necessaria una revisione più profonda dei paradigmi e dei valori capaci di trasformare la società globale. L’atto di produrre e disseminare tecnologie socio ambientali deve includere la valorizzazione del sapere accumulato lungo le migliaia di anni dalle diverse culture, e non soltanto la cognizione scientifica.
Costanti incentivi di una cultura moltiplicatrice di azioni sostenibili nella scuola possono impellere alla formazione dei protagonisti di un nuovo scenario mondiale, in cui i cammini della preservazione ambientale si alleino a una forte coscienza di sostenibilità. Con i giovani attori di questi momenti di cambiamento, nuove idee porteranno altri a percorrere lo stesso sentiero di progresso umanizzato.
La Legione della Buona Volontà (LBV) condivide la sua esperienza per la Cultura di Pace nelle comunità in cui lavora, in Brasile e all’estero. Nelle sue scuole, Centri Comunitari di Assistenza Sociale e case per anziani, l’Istituzione svolge azioni socio educative che dialogano direttamente con le necessità tecnologiche ed il repertorio culturale degli assistiti.
Attenta alla realtà locale, valorizza le radici culturali di ogni comunità, facilitandone l’accesso al mondo digitale ed alle risorse innovatrici, portando ad una riflessione plurale nell’aggregare alle sue azioni i valori della cittadinanza, dell’etica e della spiritualità ecumenica. In un partenariato permanente con la LBV, sono invitati ad integrare i progetti dell’Istituzione docenti delle reti di insegnamento pubbliche e private, sia nelle conferenze, sia nelle officine pedagogiche, sia nel congresso di educazione realizzato annualmente.
Intelletto e sentimento
L’Istituzione si preoccupa con la formazione intellettuale e lo sviluppo potenziale socio affettivo, etico ed intuitivo dello studente, facendolo prendere dimestichezza con le nuove tecnologie che lo rendono partecipe del mondo del lavoro e rinforzano le sue possibilità di continuità negli studi. Per questo applica una linea educativa propria, formata dalla Pedagogia dell’Affetto e dalla Pedagogia del Cittadino Ecumenico creata dal dirigente dell’Istituzione, l’educatore José de Paiva Netto. Il suo obiettivo è quello di alleare l’intelligenza del cervello a quella del cuore, in modo che le abilità e competenze sviluppate dall’alunno siano permeate da valori etici, ecumenici e spirituali. Così garantisce un insegnamento di qualità e favorisce l’esercizio di una cittadinanza ecumenica, fondata sui sentimenti di solidarietà, pace e rispetto per le differenze.
Nel ricevere i bambini e gli adolescenti in situazione di vulnerabilità, sia nella sua rete di scuole come nei programmi socio educativi che mantiene in più di 70 città brasiliane, la LBV ha la premura di offrir loro opportunità di accesso al computer ed ai suoi strumenti basici. La proposta di una formazione integrale – che include i valori di una Società Solidale Altruistica Ecumenica – serve di base allo studente per seguire una carriera accademica. Inoltre, con questo egli contribuirà alla costruzione di una cultura a favore della sostenibilità e della giustizia sociale cosciente dell’uso delle nuove tecnologie.
La vocazione di formare attori per lo sviluppo sostenibile guadagna una dimensione speciale nei mezzi di comunicazione della LBV. Seguendo i concetti pedagogici, la Legione della Buona Volontà produce e/o appoggia contenuti educativi per la radio, per la TV, per l’Internet e per la stampa. Detto materiale è in gran parte prodotto da ex alunni dell’Istituzione, come risultato di un programma permanente di formazione di professionisti nei settori di audiovisuale e produzione multimidia, con progetti in corso per il montaggio di una scuola tecnica di comunicazione sociale. L’attività è in sintonia con tutte le direttive educative e socio assistenziali dell’Organizzazione, poiché i bambini, i giovani e gli adulti assistiti sono incentivati a diventare degli agenti moltiplicatori della sostenibilità, proposta che ottiene nuovi spazi sempre che la comunità stessa crei condizioni per il dialogo e fortifichi la sua partecipazione alla ricerca di soluzioni per i problemi locali.
Strategie per l’inclusione digitale
Nell’educazione formale, l’Istituzione si mantiene attenta all’uso di risorse tecnologiche e cerca di aggiornarsi, valorizzando sempre cammini che suppliscano alle necessità individuali dello studente, soprattutto tramite situazioni speciali educative, diagnosi di disturbi psicologici e motori, molte volte provenienti da problemi di coordinazione di motricità dello studente. Gli staff multidisciplinari della LBV ricorrono a strategie che facilitano lo studio a partire da rapporti sull’assistenza data agli alunni ricevuti da psicologi, psichiatri, fonologi ed insegnanti.
Il risultato del lavoro è l’offerta di un’istruzione di qualità in un ambiente accogliente, che associa i valori della cittadinanza ecumenica alle azioni pedagogiche sin dalla tenera età. Tale differenziale propizia un solido sviluppo socio affettivo del bambino, fattore che fondamenta le basi per una formazione integrale dell’individuo, come dalle premesse della línea educativa applicata nelle scuole dell’Istituzione.
La LBV è convinta che la società planetaria può beneficiarsi dell’utilizzazione solidale delle nuove tecnologie – particolarmente quelle dell’informazione e della comunicazione (base dell’economia digitale), nonché le socio ambientali che meritano una posizione di maggior distacco nella programmazione di investimenti dei governi e dei settori privati. La Legione della Buona Volontà risalta, inoltre, la necessità di intensificare il dibattito globale sullo stesso fare scientifico e la sua etica, affinché i progressi nelle ricerche non seguano una logica strettamente economica ed escludente, che porta soltanto ad aggravare le disuguaglianze.
A tale scopo, segnala l’educatore Paiva Netto: “Il tanto desiderato cambiamento strutturale deve contare, oltre che sul potere della Ragione, sul miglior Sentimento della Creatura; altrimenti continuerà ad espressare la volontà utopisticain cui, tante volte, quasi si trasformò. Si fa urgente, quindi, alleare mente e cuore. Che gli occhi puntino in alto, ma conviene che i piedi restino presi al suolo”.
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Materia tratta dalla rivista BUONA VOLONTÀ Sviluppo Sostenibile, distribuita ai partecipanti alla Riunione di Alto Livello del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), realizzata a Ginevra, Svizzera.